Comunicato stampa del teatro Kismet OperA
Teatro Kismet OperA
sostiene il comitato Salviamo il Rossini
Si è svolto ieri 15 ottobre nella Sala De Deo a Gioia del Colle l’incontro organizzato e promosso dal comitato “Salviamo il Rossini”, dedicato alle ultime vicende del teatro comunale. Un folto gruppo di cittadini si è intrattenuto dalle 18 e per oltre tre ore per confrontarsi sulle recenti decisioni della nuova giunta comunale.
Questa ha stabilito di assumere la gestione diretta del teatro comunale e nella delibera del consiglio comunale dell’8 settembre, facendo riferimento alle passate gestioni e direzioni artistiche (prima il Kismet, poi Carlo Bruni) ha scritto: “è stato sminuito il valore della qualità dell’offerta al pubblico in modo che cartelloni delle diverse stagioni artistiche non hanno mai rappresentato uno standard quantitativo omogeneo di caratura nazionale; costante è stata la tendenza ad allestimenti minimalisti”. Il Comune promette una stagione di massa e per tutti, che attingerà a nomi nazionali provenienti dalla televisione e conosciuti.
Stando alle nuove direttive, nell’ottica del contenimento delle spese, saranno quasi totalmente eliminati gli spettacoli mattutini per le scuole, saranno tagliati tre posti di lavoro full time retribuiti negli scorsi anni dalla Cooperativa Kismet e sarà drasticamente ridotto – del 70% - il finanziamento del Maggio all’Infanzia, il festival di teatro ragazzi che per undici anni ha portato a Gioia del Colle compagnie, operatori e ospiti di livello internazionale (oltre che un notevole indotto a tutto il territorio).
Nell’incontro di ieri, cittadini di Gioia e non solo, hanno dibattuto sulla vicenda. Tra i tanti sono intervenuti Francesco Giannini, ex presidente del Consiglio comunale il quale ha sottolineato quanto la presenza del Kismet al Rossini e la buona qualità dell’offerta artistica abbiano giovato a tutto il territorio. “La valorizzazione del vicino sito di Monte Sannace, dove si sono tenuti alcuni spettacoli, la coproduzione dello spettacolo Bella e Bestia di Teresa Ludovico (che ha girato tutto il mondo portando il nome del Rossini in Europa e Giappone e che ha vinto il Premio Stregagatto), l’avvicinamento dei giovanissimi al teatro con esperienze come quella del Maggio all’Infanzia, sono solo alcuni dei segnali positivi della relazione instauratasi in questi anni e che è ormai destinata all’estinzione” ha osservato Giannini nel suo intervento.
Carlo Bruni, ormai ex direttore artistico del Rossini, ha inviato il suo contributo letto ieri nel corso dell’incontro: “quello che sta accadendo richiede una forte riflessione critica”, ha notato Bruni, “i problemi del Rossini sono precedenti il cambio di giunta perché ciò su cui non ci si è più soffermati è il “cosa” deve essere un teatro comunale in una città come Gioia del Colle. E’ una questione di linee politiche da scegliere e che sono state chiarissime fino a un certo momento, con la giunta di Povia, ma che si sono poi gradualmente perse. Il Rossini è un patrimonio minato nel tempo dalla cattiva politica, prescindendo da destra e sinistra”. E a proposito delle scelte più strettamente artistiche Bruni ha precisato: “in questi anni si è cercato di superare l’asfittica programmazione di provincia, senza rinunciare alla popolarità. Nomi come Ascanio Celestini, Marco Paolini, Licia Maglietta, gli Avion Travel sono passati dal Rossini prima ancora di diventare le celebrità che ora di fatto sono”.
Augusto Masiello, presidente del Kismet, ha salutato positivamente l’iniziativa della cittadinanza: “qualcosa di raro, trovarsi in così tanti a parlare di cultura e delle sorti di un teatro” ha detto. E, prescindendo dal coinvolgimento dello stabile barese nella vicenda e rimpiangendo quel “ministro dell’armonia” che è stato Pinuccio Tatarella, ha osservato l’ottima qualità artistica dell’offerta proposta al Rossini in questi anni, in contrasto con quanto dichiarato più volte dal Sindaco Longo. Questi nella seduta dell’8 settembre, circa le scelte artistiche del Kismet e di Bruni, ha dichiarato che “il punto essenziale sta nella tendenza prevalente e continua a proporre spettacoli ed allestimenti teatrali minimalisti, compagnie di uno o due attori, apparati scenici inconsistenti con sipario aperto sin dall’inizio, fondali perfettamente ber, struttura e durata di spettacoli striminzite, massimo un’ora, un’ora, un’ora e un quarto compreso l’intervallo”.
Il comitato “Salviamo il Rossini” continua il suo dibattito e invita chi ne abbia voglia ad intervenire sul blog http://salviamoilrossini.
Francesca Limongelli
Ufficio stampa Teatro Kismet OperA - Bari
04:45
|
|
This entry was posted on 04:45
You can follow any responses to this entry through
the RSS 2.0 feed.
You can leave a response,
or trackback from your own site.
0 commenti:
Posta un commento